Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile

Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile
Il Comitato Pari Opportunità – CPO dell’ODCEC di Padova ricorda, come da precedente informativa, che le
aziende pubbliche e private con oltre 50 dipendenti hanno l’obbligo di redigere il RAPPORTO BIENNALE
SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALE MASCHILE E FEMMINILE, previsto dal Codice delle pari opportunità
tra uomo e donna (art. 46 D.Lgs. 198/2006, così come modificato dalla L.162/2021) al fine di mappare il Gender
Gap nel contesto lavorativo italiano.
Il rapporto va redatto esclusivamente in modalità telematica, disponibile sul portale Servizi Lavoro del Ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali / Consigliera Nazionale di Parità https://servizi.lavoro.gov.it dal 23 giugno
2022 ed entro il termine perentorio del 30 settembre 2022.
Il rapporto deve indicare, in forma assolutamente anonima, il numero dei lavoratori occupati, diviso per genere
e categoria, distinguendo i lavoratori assunti nel corso dell’anno, le differenze tra le retribuzioni iniziali dei
lavoratori divisi per genere, l’inquadramento contrattuale e la funzione svolta da ciascun lavoratore occupato,
la distribuzione tra lavoratori con contratto a tempo pieno e a tempo parziale, nonché l’importo della
retribuzione complessiva corrisposta, delle componenti accessorie del salario, delle indennità, anche legate al
risultato, dei bonus e di ogni altro beneficio in natura ovvero di qualsiasi altra erogazione. Infine, il rapporto
deve indicare quali strumenti siano stati utilizzati per permettere la qualificazione professionale e la formazione
manageriale, gli strumenti e le misure disponibili per conciliare i tempi di vita e di lavoro, la presenza di politiche
aziendali a garanzia di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, oltre ai criteri adottati per le progressioni
di carriera.
Il rapporto e la ricevuta della compilazione dovranno essere trasmessi alle Rappresentanze Sindacali Aziendali
e alla Consigliera Regionale di Parità (per il Veneto, lavoro@pec.regione.veneto.it).
In caso di mancata trasmissione del rapporto nei termini previsti e trascorso l’ulteriore termine eventualmente
concesso dalla Direzione Regionale del Lavoro, sarà applicata una sanzione amministrativa da € 103,00 a €
516,00, fino alla sospensione dei benefici contributivi goduti dall’azienda. Nel caso di invio di rapporti non
veritieri, mendaci o incompleti la sanzione è commisurata da € 1.000,00 a € 5.000,00.
Le aziende pubbliche e private con meno di 50 dipendenti possono redigere il rapporto su base volontaria,
al fine di usufruire di alcuni benefici, tra cui la Certificazione di Parità, alcune riduzioni contributive, misure
premiali nei bandi di gara.
Si ricorda che, da quest’anno, alla domanda di partecipazione o all’offerta in gare pubbliche a valere su
risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del PNC (Piano Nazionale degli Investimenti
Complementari), ai sensi del DL 77/2021, le aziende pubbliche e private con oltre 50 dipendenti devono
allegare, a pena di esclusione, copia del RAPPORTO BIENNALE, in applicazione dei principi di pari
opportunità e inclusione lavorativa nei contratti pubblici finanziati in tutto o in parte con le risorse previste nel
PNRR e nel PNC. Le aziende che occupano da 15 a 50 dipendenti hanno l’obbligo di consegnare alla stazione
appaltante, entro sei mesi dalla conclusione del contratto, una RELAZIONE DI GENERE sulla situazione del
personale maschile e femminile, con contenuto omologo a quello del Rapporto biennale.
La mancata presentazione preclude la possibilità di partecipare, in forma singola ovvero in raggruppamento
temporaneo, per un periodo di dodici mesi, a ulteriori procedure di affidamento afferenti agli investimenti
pubblici finanziati con le risorse collegate al PNRR.
È in facoltà della stazione appaltante stabilire misure premiali per i partecipanti che dimostrino particolare
attenzione ai comportamenti sociali, alla conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro per i propri
dipendenti, nonché a modalità innovative di organizzazione del lavoro.

Modificato: 13 Ottobre 2022