Il Bilancio di genere e’ una fotografia che permette di valutare l’impatto delle politiche adottate rispetto al genere, integrando tale prospettiva a tutti i livelli, con indicazioni circa la ristrutturazione delle entrate e delle uscite per promuovere la parita’, nella considerazione che esistono differenze tra i generi per quanto riguarda le esigenze, le condizioni, i percorsi, le opportunita’ di vita, di lavoro e di partecipazione ai processi decisionali. Le politiche, pertanto, non possono essere neutrali rispetto al genere, ma, al contrario, devono determinare un impatto differenziato, con il duplice obiettivo di realizzare concretamente le pari opportunita’ e di valorizzare le differenze di genere quale motore di crescita.
Per regolamento del Consiglio Nazionale, il Comitato Pari Opportunita’ e’ investito dell’onere della sua predisposizione, rappresentandone un obbligo, con cadenza annuale. Pertanto, non va confuso ne’ con il Bilancio Sociale, ne’ con il Bilancio di Sostenibilita’, bilanci con peculiarita’ distinte, facoltativi per gli Ordini territoriali.
Il Bilancio di Genere, predisposto dal CPO di Padova, oltre a dare una rappresentazione della partecipazione alla professione e dell’evoluzione della categoria in relazione al genere, ha voluto porre l’attenzione anche sulle pari opportunita’ generazionali, da cui il sottotitolo “Bilancio di pari-ta’”, crasi di “Bilancio di pari opportunita’” di genere e generazionali.
Si segnala che in data 25 settembre 2025 Dasa Ragister Spa ha riconosciuto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Padova di aver dato prova di aver superato i requisiti richiesti per il rilascio del Certificato di conformita’ alla normativa UNI/PdR 125:2022, Certificazione di parita’.
Tale prestigioso traguardo, ottenuto da soli altri 3 Ordini, rappresenta il riconoscimento del costante impegno dell’Ordine e del CPO nelle politiche attive di genere portate avanti in tutti questi anni e programmate per il prossimo futuro. La valorizzazione e la tutela della diversita’ e delle pari opportunita’ sono definite nella Carta Etica per le pari opportunita’ e l’uguaglianza nelle professioni; la Politica per la parita’ di genere e l’inclusione, rappresenta il manifesto dei principi ispiratori e individua le azioni concrete per il loro raggiungimento; il Piano strategico per la parita’ di genere e l’inclusione individua e definisce le finalita’, gli obiettivi e le buone prassi per la prevenzione di qualsiasi forma di discriminazione, indipendentemente da qualsiasi forma di diversita’.
Il Bilancio di Genere consuntivo 2024, dopo la premessa sulla natura e le finalita’ di tale tipologia di bilancio, illustra i progetti e le attivita’ realizzati: il primo Osservatorio della parita’ di genere nel tessuto economico provinciale – Ed. 2025, nato dalla collaborazione con l’Ufficio Studi e Statistiche della Camera di Commercio di Padova e con il contributo del Coordinamento Interprofessionale Pari Opportunita’ di Padova, rete tra 11 Ordini professionali; il Progetto “Tasse!!? Ce le racconta il commercialista”, rivolto ai bambini della scuola primaria; l’avvio del nuovo Progetto “Il sapere che conta”, percorso di educazione finanziaria, quale strumento per contrastare la violenza economica, rivolto ai ragazzi delle scuole superiori di 2° grado; la Certificazione di Genere e le agevolazioni per le MPMI; la Collaborazione con i corrispondenti CPO del Veneto e degli altri Ordini professionali; la newsletter del CPO, inviata agli iscritti tramite la newsletter dell’Ordine. Tra le novita’ di questa edizione vi sono: • la composizione degli Organi, delle Commissioni Istituzionali e di Studio dell’Ordine, suddivisi per genere e eta’; • la profilazione degli eventi formativi, con i dati raccolti dalla Fondazione DCEC, che ha evidenziato come l’offerta sia stata quasi esclusivamente fruibile in presenza, rappresentando un potenziale ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di pari opportunita’; • il divario retributivo di genere e generazionale, con i dati raccolti dalle Casse di Previdenza (Dottori Commercialisti e Ragionieri), che ha evidenziato l’esistenza del fenomeno del Gender-Pay-Gap anche nel nostro Ordine; • la composizione delle cariche nelle societa’ del Registro Imprese di Padova, con i dati forniti dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, suddivisi per genere e eta’, dove, accanto all’analisi delle cariche dell’area governance, che rappresentano il substrato territorialmente competente, si sono evidenziate le cariche dell’area di controllo e tra esse quelle di revisione, comparandole con i dati desunti dal Registro dei Revisori Legali riferiti alla Provincia di Padova, sottolineandone il netto scostamento; • la composizione, per genere e eta’, dell’Elenco dei Gestori della Crisi d’Impresa, istituito presso il Ministero della Giustizia, riferita agli iscritti all’Ordine di Padova e degli incarichi affidati dall’autorita’ giudiziaria del Tribunale di Padova per le funzioni di gestione e controllo nelle procedure di cui al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, pubblicati sulla piattaforma gestionale Fallco; • l’analisi del Questionario di Genere che ha permesso di analizzare la percezione degli iscritti in relazione alle varie tematiche di genere e generazionali sottoposte al sondaggio. Con riferimento ai dati raccolti dal questionario, a titolo esemplificativo, viene riconfermato, anche in questo bilancio, come la maternita’ abbia condizionato l’esercizio della professione in maniera preponderante rispetto alla paternita’, avendo la donna un carico di cura, in generale, mediamente piu’ elevato; cosi’ come le discriminazioni nella carriera professionale siano molto elevate per le donne, mentre la quasi totalita’ degli uomini nega il fenomeno; tra i principali motivi di discriminazione vi sono quelli legati alla maternita’ e, purtroppo, soprattutto dai colleghi nei rapporti all’interno dell’ambito professionale.
Un ringraziamento particolare va tributato a chi ha dedicato il proprio prezioso tempo a rispondere al sondaggio, con cio’ dimostrando la crescente sensibilita’ alle questioni riportate, che ci sprona a proseguire un percorso che auspichiamo condurra’ ad una cultura delle pari opportunita’ sempre piu’ diffusa e consapevole all’interno della nostra categoria, circostanza questa che non puo’ che condurre ad una crescita economica e professionale per tutti noi.